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Per vendere un diamante la prima cosa da fare è accertarsi che sia realmente un diamante e non un fondo di bottiglia e per questa operazione basta un tester per diamanti ... una volta accertato che si tratta di un diamante bisogna sapere quanto questo diamante può valere e quindi bisogna sapere orientativamente
- il suo peso (basta un bilancino millesimale 1 carato = 0,20 grammi)
- la sua purezza (basta un monocolo da 10X)
- il suo colore (trasparente vale molto, tendente al giallo vale meno, Attenzione ai diamanti fancy color)
Il colore dei diamanti:
I diamanti si distinguono per il loro colore, che è la prima caratteristica che risalta all’occhio di tutti. I colori vanno dal bianco eccezionale superiore al giallo, cioè dalla lettera D (massimo del bianco) alla lettera Z (massimo del giallo), tutte le lettere comprese tra D e Z sono sfumature del bianco che gradualmente comincia a diventare giallo.Le colorazioni più commerciate in gioielleria sono la G e la H, cioè il bianco extra, un colore ottimo, molto bello. Sopra la G e la H cominciano le colorazioni più da “collezione” come F, E, e il famosissimo colore D.F è un bianco extra superioreE è un bianco eccezionaleD è il bianco eccezionale superiore, il massimo, difficilissimo da trovare, molte gioiellerie non ne hanno mai commerciato unoRiepilogando partendo dalla D, che è la colorazione che vale di più:D – Bianco eccezionale superiore (utilizzato per gioielli unici – alta gioielleria)E – Bianco eccezionale (utilizzato per gioielli molto importanti– alta gioielleria)F – Bianco extra superiore (utilizzato per gioielli molto importanti – alta gioielleria)G – Bianco extra (ottimo colore, il più diffuso nella medio/alta gioielleria)H – Bianco (gioielli commerciali)I – Bianco leggermente sfumato (gioielli commerciali economici)Gli altri colori fino alla lettera Z si avvicinano tutti sempre di più al giallo.
La purezza dei diamanti:
Ogni diamante ha delle impurità al suo interno, sarebbe falso dichiarare il contrario. Le impurità possono essere impercettibili, visibili solo da un esperto al microscopio, oppure visibili ad una lente da orafo da un orafo, oppure possono essere delle piccole impurità di colore nero visibili anche ad occhio nudo.Per una migliore comprensione delle purezze stiliamo questa classifica partendo dalla purezza massima “IF”. E’ ovvio che più un diamante è puro più è alto il suo prezzo e il suo valore:IF = Massimo della purezza (nessuna inclusione visibile con la lente da orafo, oppure inclusioni difficilmente visibili ma insignificanti. I diamanti IF sono utilizzati per gioielli unici e da collezione, il loro costo è elevatissimo)VVS1-VVS2 = Altissimo grado di purezza (delle piccolissime inclusioni, molto difficili da vedere con una lente da orafo, impossibili da vedere ad occhio nudo. Va ricordato che anche un gemmologo potrebbe non vedere un VVS1-VVS2 perché si tratta di impurità veramente insignificanti. I diamanti VVS1 e VVS2 sono utilizzati per gioielli unici e di alta gioielleria)VS1 – VS2 = Grado di purezza medio (sono delle inclusioni piccole che si riescono ad individuare con una lente da orafo, non sono visibili ad occhio nudo salvo qualche rara eccezione. E’ il grado di purezza più utilizzato nella medio/alta gioielleria, è un ottimo rapporto qualità-prezzo)SI1-SI2 = Grado di purezza basso (il grado di purezza SI1-SI2 è al di sotto della comune gioielleria, viene utilizzato generalmente per gioielli di medio-bassa qualità. Gli SI1-SI2 sono piccoli segni che si vedono facilmente con una lente da orafo, in alcuni casi possono essere visibili anche ad occhio nudo)P1, P2, P3 = Ultimo grado di purezza (sono i diamanti con inclusioni rilevanti visibili anche ad occhio nudo. Le impurità di questa categoria la rendono molto molto economica. Nel nostro laboratorio non vengono utilizzati diamanti P1, P2 e P3)
Il peso dei diamanti:
Per pesare i diamanti si utilizza l' unità di misura quindi di peso comunemente chiamata "Carato" che equivale ad un quinto di grammo quindi:
1 Carato = 0,2 Grammi
0,5 Carati = 0,1 Grammi
0,25 Carati = 0,05 Grammi
0,125 Carati = 0,025 Grammi
1 Grammo = 5 Carati
0,5 Grammi = 2,5 Carati
0,1 Grammi = 0,5 Carati
0,05 Grammi = 0,25 Carati
0,025 Grammi = 0,125 Carati
Per pesare i diamanti ovviamente và utilizzato un bilancino come minimo millesimale cioè con tre cifre dopo lo zero o dopo la virgola.Quindi se per esempio metto un diamantino sopra la bilancia e mi risulta un peso di 0,025 grammi basta che moltiplico x 5 è ottengo il peso in carati
esempio .. 0,025 grammi x 5 = 0,125 Carati
Va ricordato che carato si scrive con la C, e non va confuso con Karato scritto con la K, perché in quel caso si fa riferimento alla karatura dell’oro, esempio 18 kt. 24 kt. ecc ossia alla quantità di oro puro presente nel metallo. La caratura del diamante, ossia il suo peso, può essere anche abbreviata in "ct" Esempio 1,50 ct.La caratteristica più particolare della caratura è la moltiplicazione del prezzo del diamante quando quest’ultimo diventa più grande:I diamanti costano in base ad una tabella internazionale chiamata "Rapaport" che li suddivide in fasce di grandezza e di qualitàIl Rapaport stabilisce quanto costa un diamante di una certa grandezza, di un certo colore e di una certa purezza. Ogni fascia di grandezza ha un costo differente. Un caso particolare che si può citare è ad esempio lo "scalino" dei diamanti di mezzo carato:Un diamante di 0,48 ct. e uno di identica qualità di 0,49 ct. appartengono alla stessa fascia di prezzo, quindi la loro differenza commerciale è di poche decine di euro. Mentre tra un diamante di 0,49 ct. e uno di 0,50 ct. Possono correre anche 2000 euro di differenza, questo perché, anche se vicinissimi come peso, appartengono a fasce di prezzo Rapaport diverse.



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